giovedì 1 luglio 2010

Cose, segni, scritture, documenti

Nella nostra accezione e con riferimento a questo blog, ecco una prima bozza del Tractatus materialis philosophicus

1. La cosa è un'entità materiale.
1.1 La cosa nella sua etimologia è potenzialmente "causa".
1.1.1 La cosa è una causa materiale.

2. Il segnale è una traccia su una cosa che genera una sensazione o è causa di un effetto.
2.1 Il segnale a cui è legato un contenuto diventa un segno.
2.1.1 Il segno può assumere diversi significati.
2.1.2 I significati sono legati al contesto di riferimento.
2.1.2.1 I contesti di riferimento possono definire nel segnale: a) la funzione, b) un messaggio, c) una prescrizione, d) la struttura, e) l'appartenenza, ecc.
2.2 I processi creativi si fondano sulla variabilità dei significati dei segni.
2.3 Il segnale può diventare il supporto di un'idea.
2.3.1 Il marchio (brand) è il segnale di un'idea commerciale.
2.3.2 Parte di un segnale - diventato metafora (sineddoche) - può assumere il significato del tutto.

3. La scrittura è un insieme di segni a cui è assegnato un significato narrativo.
3.1 L'archeologia studia le scritture per farle diventare documenti (analizza un reperto e gli assegna delle coordinate di contesto).
3.1.1 Le coordinate di contesto possono subire processi di falsificazione.
3.2 L'opera d'arte è una scrittura (a cui è assegnato un significato).

4. Il documento è una scrittura a cui sono assegnate coordinate di contesto.
4.1 Le coordinate di contesto sono le variabili dello "stato" della scrittura.
4.1.1 Lo stato (storico) di una scrittura è definito dalle sue coordinate spazio-temporali.
4.2 La storia è una narrazione che si costruisce sui documenti.

5. Un messaggio è fatto di segni e di significati
5.1 Il medium è il messaggio (Marshall McLuhan)
5.2 Il messaggio è sempre una cosa (VM)


Ogni modifica, correzione o suggerimento saranno i benvenuti.

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